L'ultimo nemico

L'ultimo nemico

L'ultimo nemico: "In apparenza eravamo egoisti ed egocentrici senza nessun Sacro Graal cui dedicarci: la guerra provvide a darci uno scopo e in una maniera graziosamente gustosa" Richard Hillary, studente di Oxford e pilota della RAF nei giorni della Battaglia d'Inghilterra, pubblica "L'ultimo nemico" pochi mesi prima di morire, a ventitré anni, durante un volo notturno È il suo unico libro, si potrebbe definirlo reportage di guerra, memoria autobiografica e testimonianza generazionale, ma più di ogni altra cosa è il romanzo di formazione di un giovane che perde tutto e trova se stesso Il pilota Richard è un individualista, un esteta scettico che si rende conto, poco alla volta, di essere parte dell'Umanità e di condividerne i dolori come le speranze Will first have to contend with the enemy, seeing friends falling one by one, go through the ruins of London, try finally on his own flesh the evil of war During September 3, 1940 's mission is shot down and crashes badly burned in the North Sea The dogfights leave then the place to the rigmarole of surgical interventions, the need to write and hidden desire to return to flying The end, and the ambiguous boy transformation into myth, we are told by Arthur Koestler in the introductory essay
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