La sarta. Torino, 1942
La storia prende lo spunto da un fatto di cronaca avvenuto nel centro storico di Torino nell'inverno del 1942. A innescarla è la morte di un'anziana sarta: suicidio o omicidio? Incaricato dell'indagine, il commissario Mercatalli che non è del tutto estraneo alla vicenda. Palcoscenico del racconto è un negozio di stoffe e confezioni dove si svolge il contrastato incontro fra Samuele Cohen, anziano commerciante ebreo, ritenuto colpevole della morte della sarta, e Oreste, giovane fascista scansafatiche, sciupafemmine, figlio della morta. Fra i due s'innesca uno scontro causato dalle leggi razziali del '38. La dolce Myriam, figlia del negoziante, sospetta che il padre sia al centro di un complotto architettato da Oreste e dalla sua amante. La trama s'infittisce e s'incrocia con gli sviluppi dell'amicizia di due ragazzini di undici anni, Fabio e Giorgio, che allevano colombi viaggiatori nella soffitta di casa, entrambi custodi di un segreto. Come e perché le due vicende s'intrecciano con l'indagine del commissario? Di certo, da queste storie che s'intersecano, emergerà un'unica sorprendente verità.