Il teatro della coscienza: autori, attori, spettatori
Nella Coscienza sono rappresentate le relazioni tra il soggetto, il mondo e l'altro, e tra questi interpreti si esercita la funzione della volontà, la realtà così rappresentata e la volontà di agire in essa, sono gli "attori" della scena. Questi, caratterizzati da un notevole eclettismo, pur essendo vincolati a un testo, sono personaggi sempre in cerca "d'autore" e quindi recitano a "Soggetto". Le "battute" della recitazione marcano in modo "seriale" il ritmo temporale della narrazione. Lo sviluppo della storia fa sì che il Soggetto oltre che attore, sia anche "spettatore" degli eventi mentali e del comportamento che si sviluppa sulla scena. Le parti in causa, attori e spettatori, devono collegarsi e lo fanno guardandosi e ascoltandosi, e per connettersi sincronizzano la loro mente, grazie ad un battito di ciglia. E il battito di ciglia e il tempo così scandito, che riunisce le parti: le persone e le cose del mondo, inevitabilmente divise dal cammino evolutivo e dalla storia, ma altrettanto inevitabilmente riunite nella Coscienza.
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