Come non sbagliare mai più un congiuntivo. Né confonderlo con un condizionale
Quante volte ci sarà capitato di sentire diversi strafalcioni commessi da politici, personaggi del mondo dello spettacolo, giornalisti e, perché no, anche scrittori? Errori come “disfava” al posto di “disfaceva” o “propio” al posto di “proprio”... Innumerevoli. Tuttavia, nessuno, o quasi, ci fa caso o si scandalizza. Non si può dire la stessa cosa davanti a un congiuntivo mancato, coniugato in modo “fantozziano” o confuso con un condizionale. Quello non si perdonerà mai: un solo congiuntivo sbagliato può pregiudicare un intero discorso serio, corretto e sensato, perché tutti si ricorderanno soltanto di quell’unico errore. Questo manuale fornisce una serie di regole utili e pratiche, grazie alle quali ogni dubbio e confusione si dissolveranno: attraverso un metodo che incentiva l’apprendimento “a orecchio”, imparerete a controllare il modo più ostico della nostra lingua senza pensarci, esattamente come si può imparare a cantare in modo intonato senza conoscere le partiture musicali. Perché il congiuntivo è musica.
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