Il Paradiso scomparso del dio Enki. Gli sciamani della Mesopotamia, il mistero di una lingua e la ricerca dei libri scomparsi di Ziusudra. Tra giardino dell'Eden, diluvio e immortalità
Ci sono storie che vanno raccontate. Quella di Enki, divinità ancestrale delle acque e della saggezza, la cui figura ci è stata tramandata dalle cronache mesopotamiche, rientra a pieno titolo in questo novero. Il dio dei Sumeri è anche sinonimo di vita, poiché fu proprio lui con la compagna Ninhursag, a creare l'Adamu, il primo uomo della specie sapiens. Il corpus mitologico che riguarda questa divinità, racchiude anche ampi echi che verranno poi ripresi dal Genesi, proprio per le vicende che riguardano da vicino Enki, e sempre da assoluto protagonista: la creazione dell'uomo, il giardino paradisiaco in cui vive con la sua compagna, il presunto peccato originale, il diluvio universale, la confusione delle lingue e la ricerca dell'immortalità. Mettersi sulle tracce di questa divinità, significa raccontare migliaia di anni del passato dell'umanità, ancor prima che le vicende di Enki fossero messe per iscritto dai Sumeri e che il diluvio spazzasse via quasi del tutto il genere umano.