Il giovane Hitler che conobbi

Il giovane Hitler che conobbi

"Quando incontrai Adolf avevo sedici anni e lui quindici. Per i successivi quattro anni gli vissi affianco e mi confidò cose che non aveva mai detto a nessuno, nemmeno a sua madre". A parlare è August Kubizek che, attraverso il memoriale "Il giovane Hitler che conobbi", ci descrive in che modo si formarono il carattere feroce, l'impareggiabile forza di volontà e l'implacabile sistematicità mentale del più ingombrante e scomodo personaggio del secolo scorso. Durante l'adolescenza Hitler è un personaggio alla deriva: ha fallito a scuola, è disoccupato, respinto dall'Accademia d'Arte di Vienna, vive miseramente dipingendo cartoline. Ma dietro quest'apparente inettitudine, Kubizek ci mostra il carattere di un uomo che, da questi inizi, grazie ad una personalità magnetica, diverrà il conquistatore più potente e terribile della storia moderna, riuscendo a mobilitare i peggiori istinti di rivalsa del popolo tedesco.
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