Il cinema secondo me
Questo libro raccoglie i pensieri, gli interventi, i ricordi, le idee, le riflessioni, gli amori e le battaglie di Fabio Carpi, autore di cinema e letteratura, tra i più raffinati e meno celebrati del secondo Novecento. In queste pagine le motivazioni e le necessità della sua poetica convivono e dialogano con le sue posizioni (spesso non omologate ai tempi) sul cinema degli altri, attraversando molteplici possibilità combinatorie e percorsi sempre sorprendenti. Cinema e letteratura. Cinema e psicoanalisi. Un'approfondita disquisizione sul ruolo della sceneggiatura. Una riflessione su cosa è e cosa può essere un'autobiografia, e ancora il cinema politico e l'impatto dei film sugli spettatori di ogni epoca, il ruolo e le possibilità espressive della musica, il lavoro con gli attori, una lettura tagliente degli anni del neorealismo italiano, Michelangelo Antonioni come autore totale di un cinema complesso come può esserlo la letteratura, le solitudini e le disfatte di artisti che hanno tentato di compiere delle opere grandiose e totalizzanti (Stroheim, Ejzenstejn, ma anche Artaud, Faulkner, Musil e Proust) fino alla questione del realismo nel cinema attraverso l'attenta analisi di Ritorno alla realtà fisica" di Sigfried Krakauer. Tanti i film che passano in rassegna (da "Vampyr" di Dreyer a "La grande illusione" di Renoir fino a "Il Silenzio" di Bergman) come tante le traiettorie che vengono tracciate." (Lorenzo Letizia). Con uno scritto di Tullio Kezich.
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