Dottore, ho un alieno in un occhio!
Bambini terrestri e bambini alieni non rispettano più le regole di convivenza civile: giocano, chattano e si isolano dalla vita reale. Abituati ai «sì», scappano davanti ai «no». Genitori troppo impegnati al di fuori delle mura domestiche colmano le loro assenze regalando oggetti ultramoderni, perché per donare amore occorre tempo. Dante Alighieri, sommo poeta, torna sulla Terra per dare conforto a chi si ritrova smarrito in questa moderna selva oscura, in cui si alternano dittature e democrazie. La generazione dei VIZIATI non può comprendere che possano convivere, in un unico mondo, ricchi e poveri o, addirittura, bambini-soldato. Il mondo attuale ha paura di assumersi responsabilità. Meglio ricorrere a una canna e tuffarsi nei paradisi artificiali: un po' di "erba" fumata in gruppo può assumere una certa sacralità e rilassare la mente. L'autodistruzione, fisica e morale, è vissuta come un obiettivo cui aspirare. C'è da chiedersi perché... Ma la risposta potrebbe non piacere. Se sei un lettore attento e ami il tuo mondo, sfoglia le pagine di dottore, ho un alieno in un occhio! Ti accorgerai, tra un dialogo e l'altro, che è giunto il momento di riprendere in mano la tua vita. Tu, soltanto tu, sei artefice del tuo destino. Vuoi essere felice? Costruisci la tua felicità. Età di lettura: da 11 anni.
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