Teatro e carcere. La verità della finzione
Scritte sulla base di una lunga e appassionante esperienza sul campo, queste pagine ci conducono per mano oltre i cancelli di un carcere per mostrarci, quasi in presa diretta, cosa significhi fare teatro con un gruppo di detenuti. Le loro storie di vita, dolenti e al tempo stesso così avide di significati, possono trovare nella «finzione» di uno spettacolo ideato e messo in scena non semplicemente uno svago, ma un tratto di strada in cui poter approdare a nuove verità sulla propria esistenza e sul proprio tempo vissuto. Il teatro, infatti, consente di uscire dal tempo e dallo spazio comuni e farsi veicolo di comunicazione e di arte, a beneficio non solo dei detenuti ma della società tutta.
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