Santa Ildegarda di Bingen una luce per l'umanità di oggi 1098-1179. Donna, santa, erborista, mistica, musicista ed altro ancora. I tanti volti di una grande figura del Medioevo
Ildegarda di Bingen, mistica vissuta dal 1098 al 1179, proclamata Santa e Dottore della Chiesa da Sua Santità Benedetto XVI nel 2012, conosciuta anche come la "Sibilla del Reno", è stata una delle figure femminili più originali ed eclettiche del Medioevo cristiano: scrittrice, poetessa, mistica, scienziata, guaritrice, medichessa, teologa, filosofa, agiografa, cosmologa, botanica e farmacista. Famosa per le sue visioni e per la sua produzione in ambito musicale, ha composto più di 70 sinfonie. Scrisse due opere mediche, un libro sulle pietre preziose, ideò persino una lingua, la "lingua ignota". Intrattenne un fitto scambio epistolare con i personaggi più importanti del suo tempo, tra cui pontefici, vescovi, re e imperatori, divenne consigliera di papi e dell'imperatore Federico Barbarossa. Ildegarda aggiungeva la conoscenza derivante dalle sue visioni alla cultura medica erboristica di ogni monaca del suo tempo e proponeva un tipo di medicina basata sulla considerazione globale dell'individuo. I disturbi di una persona venivano esaminati nei loro effetti sul corpo, sulla mente, sull'anima e cercava la soluzione ai problemi particolari della malattia affrontando la situazione generale di vita del malato. In questo aspetto, la medicina ildegardiana è di incredibile attualità così come molti dei suoi insegnamenti nelle diverse discipline affrontate hanno conservato la loro vitalità, validità ed efficacia varcando i confini del tempo e giungendo fino a noi.
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