Moda e moderno. Dal Medioevo al Rinascimento
A parte la contigua radice etimologica, quale rapporto intercorre tra Moda e Moderno? E questo il filo rosso che lega i saggi contenuti nel volume e che intende anche lanciare una provocazione: ha ancora senso sostenere, come aveva fatto Simmel, che la moda sia unicamente un fenomeno legato alla società di massa? Il volume affronta il manifestarsi del fenomeno moda con le sue pratiche di produzione e consumo e il suo divenire vera e propria istituzione della modernità (soprattutto dal Cinquecento in poi). Il ruolo dell'Italia in questo processo di definizione e di creazione di un gusto europeo è stato centrale sia per quanto riguarda la produzione stessa della moda, sia per il formarsi di un linguaggio della moda o di una teoria del corpo vestito, della codificazione delle apparenze, della bellezza. Attaverso la moda, nella dinamica tra disciplinamento del corpo sociale e desiderio della trasgressione, si possono rintracciare i complessi percorsi dell'identità, del genere e della geografia delle passioni. Moda, desiderio del nuovo e del cambiamento si costituiscono alla base delle trasformazioni economiche, sociali e culturali. I contributi proposti partono dal Medioevo (Muzzarelli), attraversano il Rinascimento (Belfanti, Collier-Frick, Orsi Landini, Paulicelli) e approdano al Barocco (Mioc).
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