Margini della mobilità

Margini della mobilità

Attraverso lo studio di alcuni casi esemplari, il libro individua nelle infrastrutture marginali e di servizio l'esempio di forme di ibridazione e contaminazione nate dal dialogo tra progetto di architettura e paesaggio. In particolare, l'autrice analizza i luoghi caratterizzati da diverse e contrastanti opportunità legati, alternativamente, al confronto tra una problematica residualità oppure, al contrario, intesi come territori aperti e disponibili a nuove forme di progettualità e di sperimentazione. La loro marginalità diventa l'occasione di una nuova ricerca sviluppata attraverso tre diverse categorie: rimarginare, ovvero il ripensamento e il superamento delle discontinuità prodotte sul territorio con una possibile reintegrazione con il contesto delle infrastrutture esistenti; riciclare, ovvero la modificazione e la trasformazione delle infrastrutture non più idonee alla loro originaria funzione; progettare, categoria che riguarda le nuove infrastrutture pensate e integrate nel territorio. Ognuna di queste azioni comprende due tipologie di velocità: quella fluida, scorrevole, del traffico veicolare e quella più lenta e controllata, legata agli aspetti della sosta e del passeggio.
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