Luca che visse due volte
Il tranquillo ménage familiare di Lara e Fabrizio viene sconvolto nel momento in cui Luca, il loro piccolo di 4 anni, comincia a mostrare strani comportamenti: parla con voce bassa e roca e racconta di un'altra famiglia, un'altra città e di una sua precedente esistenza, in cui egli era un giovane romano di ventotto anni, assassinato ad opera di ignoti. Le rivelazioni del bambino turbano i genitori che, dopo aver percorso invano la strada dei consulti medici, decidono di sottoporre a verifica i racconti del piccolo e di andare incontro alla vita dell'alter ego in un'altra esistenza, che la sorte ha inspiegabilmente impiantato nella mente del loro bambino. I particolari raccontati da Luca trovano puntuale conferma nella parole di Elisa, sorella del giovane, e di Gianna, la sua fidanzata, entrambe inizialmente incredule e poi sempre più sconvolte di fronte ai precisi riscontri del bimbo venuto da lontano, che sembra la reincarnazione del loro congiunto. Mentre la famigliola passeggia per Roma, il bambino sembra riconoscere in un manifesto elettorale le sembianze dell'assassino di Carlo nell'immagine di un candidato alle imminenti elezioni regionali del Lazio. A questo punto, il ritmo della narrazione cambia, assumendo le pieghe del giallo. Sarà un giovane commissario di Polizia a prendere le redini dell'indagine e a portare a termine l'arresto degli autori del delitto e di altri misfatti nel frattempo venuti a galla. Sul finale, un colpo di scena getterà una nuova luce sugli eventi e consentirà ad uno dei protagonisti di portare a compimento il personale sofferto processo di espiazione di una colpa inconfessabile. Nel frattempo, nella sua casa sul Golfo degli Angeli il piccolo Luca festeggia il settimo compleanno nel calore della famiglia, apparentemente libero dai penosi ricordi di un'altra esistenza. O forse no.
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