Prima fu sera... Dialoghi fra un sacerdote illuminato e un intellettuale senza Dio
Due modi antitetici di vedere la realtà terrena e quella eventualmente ultraterrena si confrontano attraverso dialoghi dotti e profondi, temperati in più luoghi da un'ironia che, dinanzi a talune manifestazioni realistiche dell'umano, diventa a tratti irridente. Le due prospettive fanno capo ai due protagonisti di una storia appassionata e coinvolgente, che l'autore conduce al finale con mano sicura. Una storia drammatica e mai banale, tale in ogni caso da imporre al lettore quelle domande cruciali davanti alle quali, almeno a livello inconscio, molti tendono a fuggire. Dio è il protagonista di questo romanzo complesso. Di Lui parlano un sacerdote e un intellettuale non credente, entrambi forti di una erudizione non comune; entrambi provati da una realtà che sembra da essi vissuta lungo strade vicine e parallele, ad onta dell'apparente lontananza dei rispettivi retroterra culturali; una realtà veduta in ultima analisi come mero prodotto psichico. La mancanza di nomi e di notizie superflue agevola l'identificazione con i personaggi, i quali possono essere visti come le potenti istanze che si oppongono dentro ciascun uomo. Ciò conferisce al racconto il crisma di un potente inno alla solitudine. La scelta del vincitore - semmai un vincitore vi sia - è rimessa a chi legge: le tesi contrapposte sono esposte con competenza, onestà e obiettività, documentate in ogni parte, fondate su solide basi filosofiche e teologiche, così da guadagnare la più alta dignità nel relativo ordine valoriale. Non un libro per tutti, ma per chi ama conoscere e approfondire temi impegnativi, senza abbandonare il sorriso o, almeno, il " mezzo sorriso".
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