Il richiamo delle tenebre. Chtulhu. L'abisso della ragione

Il richiamo delle tenebre. Chtulhu. L'abisso della ragione

"È alla flebile luce di una candela che vi scrivo queste poche righe d'avvertimento. Attenti, non c'è niente di più spaventoso di ciò che state per leggere. Infatti, un fantasma infesta queste pagine. Uno spettro gentile e solitario, ma capace di terrorizzarvi con poche, chirurgiche parole: già il suo nome, H.P. Lovecraft, evoca un orrore che travalica i limiti dello spazio e del tempo. Non c'è luogo in cui sarete al sicuro durante la lettura. Se non mi credete, potete provarci al centro di una spiaggia assolata, e a poco a poco sentirete comunque brividi freddi scorrervi lungo la schiena. La soluzione? Mantenere i nervi saldi e la mente lucida, pagina dopo pagina, orrore dopo orrore. Nelle vignette che vi aspettano, infatti, troverete numerosi riferimenti all'universo narrativo lovecraftiano: il rischio d'impazzire cercandoli tutti è davvero alto, ma voi dovete essere forti e riuscire nel vostro compito, non ascoltando i sinistri sussurri che nel percorso cercheranno di attirarvi nelle tenebre. C'è sempre bisogno di nuovi investigatori pronti a tutto per far sì che il male non prevalga. Per me, purtroppo, è tardi. Il richiamo degli antichi è diventato il sottofondo della mia esistenza. Sono stati loro, chiaramente, a suggerirci la realizzazione di questo albo speciale, una nuova produzione originale cento per cento made in Italy, testi del sottoscritto e Marco Nucci, disegni del talentuoso Valerio Befani. Ma questa non è solo una storia autoconclusiva di centoquarantaquattro pagine. Non è solo un fumetto. Non questa volta. Il dormiente si sta per svegliare, il suo sonno non durerà in eterno. O forse è solo la mia volontà che vacilla. La candela è quasi alla fine, e ho paura del buio che verrà. La ragione tenta di non arrendersi all'abisso, ma le tenebre mi chiamano, e non c'è luogo (non in questo mondo!) in cui mi possa nascondere. Voi, però, avete ancora una possibilità. Il tempo stringe, dovete fare in fretta! Appena avrete finito di leggere queste parole disordinate, potete cimentarvi nell'impresa. Vi aspettano centoquarantadue piccole prove di coraggio: riuscirete a sfuggire allo sguardo spietato del Solitario di Providence? La candela si sta per spegnere, non restano che pochi secondi... Ricordate, non è morto ciò che può attendere in eterno, e col volgere di strani eoni, anche la morte può morire!" (Giulio A. Gualtieri)
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