È il suono delle onde che resta
Clizia Fornasier ci regala un magnifico esordio letterario pieno di magia e con due protagoniste che rimangono scolpite nell’anima. Succede, a volte, che qualcuno irrompa nella tua vita senza che tu te ne accorga né che lo voglia, e che quel qualcuno finisca per riempire un vuoto che avevi deciso di non vedere. È la notte di Natale su un’isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un’artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d’arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L’emozione di quell’improvviso contatto umano è troppo forte, e l’unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l’anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sé. Inizia così per entrambe un’avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori. Clizia Fornasier ci regala un magnifico esordio letterario pieno di magia e con due protagoniste che rimangono scolpite nell’anima. Succede, a volte, che qualcuno irrompa nella tua vita senza che tu te ne accorga né che lo voglia, e che quel qualcuno finisca per riempire un vuoto che avevi deciso di non vedere. Perché l’amore non chiede permesso quando arriva dove non c’era. Ma poi diventa impossibile lasciarlo andare via.