Mosche, cavallette, scarafaggi e premio Nobel
Ispirandosi a una storia vera, Luigi Garlando dà vita a un romanzo indimenticabile. Un romanzo sull’impegno e la forza di volontà che, con la sua delicatezza e poesia, riesce a toccare il cuore di ciascuno di noi. Era solo un ragazzo. L’incontro con Rita Levi-Montalcini ha cambiato la sua vita. Il piccolo Luigi è nato in Calabria, terzo figlio di una famiglia di poverissimi pescatori. La pancia spesso vuota, ma il cuore pieno di amore per i fratelli e i genitori, Gigino ha sempre saputo di essere il terzo dito della mano, quello più lungo, che deve sostenere tutti gli altri. Per questo a soli sedici anni lascia l’Italia per lavorare. Non è un’esistenza facile quella dell’emigrato, ma un giorno Gigino incontra una donna che riconosce in lui grandi potenzialità, una donna che cambierà la sua vita per sempre e che farà di lui il suo assistente di laboratorio. Quella piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa è Rita Levi Montalcini, una grandissima scienziata che nel 1986, dopo una luminosa carriera universitaria e di ricerca tra gli Stati Uniti e l’Italia, ha vinto il Nobel per la Medicina. La sua è stata una vita straordinaria, e Gigino la racconta dal punto di vista privilegiato di chi l’ha potuta seguire da vicino, lavorando al fi anco della studiosa e accompagnandola attraverso le incredibili scoperte che hanno rivoluzionato il mondo della ricerca scientifica.
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