Nati per cambiare. Come basare una rivoluzione aziendale sulle persone
«La regola (o non regola) di lavoro interno è quella della libertà infantile, una sorta di gioiosità creativa comune che porta a scegliere non la strada più facile o apparentemente remunerativa degli adulti, ma quella più originale, più appagante e alla lunga più proficua». - Dalla prefazione di Roberto Vecchioni Si può organizzare un’azienda seguendo gli stessi principi che guidano l’ideazione di un asilo? Il gioco e la sperimentazione sono spazi d’azione su cui è possibile improntare la propria visione imprenditoriale. In questo saggio si propone un «non-metodo» di gestione delle organizzazioni aziendali fondato su un approccio agile, un’apertura all’ascolto e soprattutto sui cambiamenti che possono innescare le persone. Case studies, ricerche scientifiche e teorie del management si intersecano con la nota filosofia educativa del Reggio Emilia Approach per stimolare nuovi spunti di riflessione che ci permettano di ripensare gli ostacoli attuali: dall’incertezza frettolosa che caratterizza la rivoluzione digitale all’emergenza sanitaria, fino al ruolo della finanza. Bisogna ripartire dalle persone che lavorano con l’azienda (e non solo) prendendosene cura, in particolare con attività che insistano sulla sfera del benessere psicologico e sociale. Nati per cambiare traccia così linee guida per le future imprenditrici, i futuri manager, responsabili delle Risorse Umane o chiunque vorrà sperimentare nuovi metodi di conduzione all’interno di aziende già esistenti, e lo fa raccontando un percorso, quello di LUZ, e sollevando più e più quesiti utili per impostare il proprio viaggio all’insegna della fiducia e dell’humanitas.