Giovanni Marini, il poeta degli anni di piombo
Nell'edizione 1975 il premio Viareggio per la poesia, opera prima, venne assegnato all'anarchico Giovanni Marini per la raccolta "E noi folli e giusti". In quel momento Marini si trovava in carcere accusato di aver provocato la morte di Carlo Falvella, vice presidente del Fronte Universitario d'Azione Nazionale, nel corso di una rissa in via Velia a Salerno. In favore dell'anarchico, originario di un paesino del Cilento, si mosse un agguerrito movimento, capitanato da Soccorso Rosso Militante e con il supporto di comitati locali e personaggi come Dario Fo, Franca Rame, Camilla Cederna, Pietro Valpreda. Le sue poesie furono recensite, tra gli altri, da Alberto Moravia, Giorgio Caproni, Pietro A. Buttitta. Dopo il carcere l'isolamento dal mondo, l'oblio, la consolazione nella poesia.