Il gioco della calunnia

Il gioco della calunnia

"L'attore, nella sua quotidianità, può trasformarsi in spettatore, e osservare incuriosito emergere dalla ribalta della cronaca tutti quei personaggi che il riflettore della notorietà illumina per un attimo. Ed è proprio in questa mia volontaria qualità di spettatore che mi sono divertito ad allestire un piccolo palcoscenico privato, dove compaiono via via grandi uomini e personaggi vari. Per comporre questo gioco mi sono avvalso di una quantità di frasi storiche, proverbi, motti, aforismi, boutade, calembour, sentenze spicciole, ecc. - e mi sono messo all'opera attribuendo ai vari personaggi una certa frase che in realtà non hanno mai pronunciato, una frase scelta però in modo che risultasse come l'equivalente di uno smascheramento, ottenendo così, attraverso il meccanismo della calunnia, un paradossale procedimento di verità che non è, beninteso, verità rivelata, ma soltanto l'improvviso manifestarsi della contraddizione tra quello che questi personaggi hanno voluto o vogliono apparire e quello che in realtà sono stati o, semplicemente, sono." (L'autore)
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