In attesa di cortese riscontro
"In attesa di cortese riscontro" è il sigillo finale delle lettere che Anna Cabrini, donna, laureata e per giunta sposata e con velleità letterarie, invia ai suoi potenziali datori di lavoro nella solida immobilità dell'operosa provincia padana. Dalla perdita del lavoro come perdita di identità, la ricerca di Anna diventa viaggio esistenziale, un'attesa metafisica che si intreccerà con un'altra attesa, quella della sorella Sofia, alla ricerca disperata di una maternità oltre i dolorosi limiti dell'infertilità nel paese della Legge 40/2004. Anna e Sofia. Due sorelle. Due donne in attesa. Due binari apparentemente separati e paralleli, che hanno come denominatore comune la forza di riconciliare microcosmo e macrocosmo nella precarietà e sterilità di un tempo ancora scandito al maschile. Entrambe dovranno fronteggiare il proprio esilio, in attesa, ciascuna, di un cortese riscontro dalla vita.