Silvio Berlusconi. L'uomo, il leader, il combattente
C’è una vecchia foto in bianco e nero. Si vede un bambino, stretto in un cappottino nuovo, che tiene per mano un uomo di mezza età, sullo sfondo piazza Duomo, a Milano. È il piccolo Silvio Berlusconi insieme a suo padre. Il futuro, per quel bambino, è tutto da inventare. Non ci sono ancora le intuizioni che faranno di lui l’ideatore di una realtà come Milano 2 e uno dei maggiori imprenditori edili del nostro Paese. Non ci sono le prime televisioni commerciali, l’impero di Mediaset, le case editrici, Mondadori in testa, il Milan stellare di Sacchi come quello di Kakà. Non c’è la nascita di Forza Italia prima, e del Popolo della Libertà poi, con i quattro mandati da presidente del Consiglio. Se esiste un uomo che è stato capace di lasciare il segno sull’Italia a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio degli anni Duemila, quello è senza dubbio Silvio Berlusconi. Charles Higgins ha deciso di raccontare, con l’attenzione dello storico, la vita del Cavaliere di Arcore in una biografia.
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