Riprendermi la libertà. Mutilazioni genitali femminili

Riprendermi la libertà. Mutilazioni genitali femminili

Ci sono catene quasi impossibili da spezzare, non solo nei villaggi sperduti, lontani dalla civiltà, ma anche nel cuore delle città e delle grandi metropoli, per esempio in America, in Europa nella stessa Italia, e ovunque gli immigrati abbiano portato le loro usanze e tradizioni. Le leggi dei padri, attori nascosti, sono tramandate dalle donne, madri che sacrificano ad una tradizione imposta dai padri la salute, il benessere e la serenità delle loro bambine. La tradizione culturale porta talvolta le donne stesse a non considerare questa pratica un'orrenda mutilazione, ma un rito di iniziazione, il passaggio che le fa diventare donne. Esiste infatti una profonda pressione culturale a monte della Mutilazione Genitale, così forte da spingere le donne madri ad essere convinte che ciò sia giusto, per farsi accettare, per sopravvivere e le bambine ad attendere impazienti il momento in cui verranno "ripulite". E importante promuovere una crescita della consapevolezza delle comunità immigrate, e non solo, sul tema delle MGF, è importante attivare il percorso con chi questa consapevolezza l'ha interiorizzata ma è soprattutto importante stimolare il potenziamento della capacità di autodeterminazione delle donne immigrate, provenienti dai paesi a rischio, perché diventino esse stesse promotrici dei propri diritti/responsabilità.
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