Figli mancati
Due personaggi per due storie di vite difficili che si sviluppano senza ordine cronologico a partire dal fulcro originario dell'esistenza, l'infanzia. Agli antipodi per condizione sociale e culturale, due bambine vengono analogamente segnate da forme diverse di mancanza di amore. Agnieszka, la bambina «selvaggia», ritrovata dall'assistenza sociale nel fienile della casa del padre in Polonia in condizioni di totale indigenza, ora adottata da una famiglia milanese, si trova a dover affrontare il difficile ostacolo dell'accettazione. Bianca, la bambina di cera, ragazza di famiglia altoborghese, famelica di amore che i suoi non sanno darle, scappa di casa in fuga dal suo bisogno. Due storie di figli mancati da genitori mancati. («I genitori determinano le nostre ferite, le nostre ferite ci sono genitrici», J. Hillman). A introdurre questo tema nella sua valenza filosofica e psicologica un prologo emblematico, «Il bambino esposto». Sullo sfondo, riflessioni su temi etici e sociali - dalle maternità volute a tutti i costi a quelle capitate e rifiutate, dai problemi di incomunicabilità a quelli del disagio e della devianza, dalla globalizzazione alla comunicazione sui social.
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