Le veglie
La poesia è il linguaggio dell'alterità, un'immersione necessaria nell'essenziale delle cose, ma al contempo una lontananza che le trascende. In questo tentativo quasi involontario di violare le proprie parole e superarle, l'attesa si fa figura di una condizione umana universale, ma soprattutto graduale e sussultoria scoperta di sé. Per tale motivo questa raccolta va letta come un insieme, come il diario giovanile di un itinerario spirituale, in cui un filo lega ogni componimento, ed è la voce di un altrove possibile, accogliente e insieme muto.
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