Lo sbarco

Lo sbarco

Piazza del Plebiscito, 8 dicembre 2018: "Un'astronave, un enorme insetto nero, si impossessa del cielo" per pochi minuti. Per qualche giorno, la città viene messa offline e militarizzata. Lentamente, tutto sembra tornare nella norma, ma all'ombra del Vesuvio si diffondono nuove idee e insoliti gruppi armati o religiosi: gli Scettici, i Raeliani, i Warriors, i Pacifisti Militanti. Protagonisti della vicenda sono i capi di questi movimenti, le vite di quattro coinquilini, ricercatori precari alla facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II, Napoli e i suoi abitanti. Nessuno sa realmente cosa sia successo e prova a scoprirlo insieme al lettore. Questa scoperta è l'intento della narrazione: trascinare la fantascienza nella cronaca, trasportare il tema degli alieni in una storia realista su ciò che è improbabile ma possibile. In un clima distopico ma sempre verosimile, in una città, Napoli, "più brava a sopravvivere che a vivere", si assisterà a un secondo sbarco non meno misterioso del primo, a guerriglie urbane e roghi di soldi. Una delle protagoniste della vicenda, Eva Cangemi, filosofa precaria all'Università, è autrice di un saggio (Per una religione laica: l'Umanità oltre il denaro. Manifesto del Pacifismo Militante), pubblicato qui in appendice. Trattando il sistema monetario "alla stregua di un monoteismo", il lavoro (citando fonti economiche e filosofiche, da Sloterdijk a Keynes, da Siti a Deleuze) delinea pregi e disfunzioni di una religione, quella del monetarismo, che "col Tardocapitalismo sembra essere divenuta opposta al benessere della specie".
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