Quando il tennis fece boom. Diventammo ceto medio inseguendo una pallina
Il boom del tennis negli anni 70 segna il cambiamento della società italiana postsessantottina. Il ceto popolare - protagonista della crescita economica che aveva accompagnato il Paese nel decennio precedente - reclamava alla borghesia imprenditoriale, ottenendolo, il dividendo conseguito. Si faceva largo così una nuova classe sociale, più emancipata nei diritti e nei costumi, grazie anche alla maggiore disponibilità economica. Fu definita ceto medio. In essa il figlio dell'operaio accedeva a livelli di istruzione più elevati e scalava le opportunità della gerarchia sociale. Il tennis, fino ad allora considerato aristocratico, fu lo sport che accompagnò l'avanzata della nuova classe sociale, diventando sport per tutti sulla spinta dei trionfi di Adriano Panatta e della nazionale "operaia" che vinse la Davis nel 1976 in Cile. Il libro analizza le tematiche del cambiamento che vide, per la prima volta, uno sport fra i protagonisti di una rivoluzione sociale.
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