Le vaghe luci della solitudine
Tra la poesia e la prosa, tra il ritmo sincopato del verso e quello più pacato del racconto si snoda questo "Le vaghe luci della solitudine", un testo profondamente intriso di un senso di appartenenza alla terra, a una umanità un po' dolente, ma forte, fiera. Come le montagne e i corsi d'acqua che hanno nutrito l'immaginario di Edoardo Rucli, quel Friuli orientale scavato dalle uvule, a cui l'autore fa costantemente riferimento, che omaggia in modi talvolta più evidenti, altri più sottili. Perché la poesia che qui per la prima volta trova il modo di affacciarsi sulla carta stampata, è una poesia che sa di materia, di realtà, di una concretezza che si fa pane.
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