In mia presenza e vista

In mia presenza e vista

"Il fiume scorre lento e induce alla calma. Le sue acque sono limpide, pure, perché scendono dai monti della Lega, che sono a circa 1200 metri di altezza e quando giunge verso valle, accoglie le acque dei torrenti, il Vetoio e il Raio che gli portano un po' di allegria con quelle cascatelle e i piccoli vortici spumosi, giù, intorno al monte Cerro e allora sembra rianimarsi. Lei adorava quel posto. Camminava lungo la sponda deserta, nessuno frequenta quel luogo, in fondo poco invitante, dove i raggi del sole si fermano al fogliame fitto dei faggi alti che nessuno ha mai potato. E qui che aveva raccolto quell'uccellino che non riusciva a volare, caduto dal nido o ferito. L'aveva visto tremare al suo avvicinarsi e un fruscio pigolante alzarsi e fuggire. Non se l'era sentita di lasciarlo lì, l'aveva raccolto e nel palmo della mano l'aveva avvicinato al viso e se l'era portato a casa. E lui aveva smesso di tremare."
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Colloqui con il professor Y
Colloqui con il professor Y

Louis-Ferdinand Céline
Gli effetti secondari dei sogni
Gli effetti secondari dei sogni

Delphine de Vigan, Marta Bellini
Il matematico indiano
Il matematico indiano

David Leavitt, D. Vezzoli
Il maestro
Il maestro

Monia Mariani