La Germania guarda a est. Ieri, oggi, domani

La Germania guarda a est. Ieri, oggi, domani

Il saggio di Giampaolo Fantuzzi ripercorre la storia della Germania, o meglio dei germani-tedeschi, da Arminio e dalla disfatta romana nella selva di Teutoburgo dell'anno 9 d.C. fino ai nostri giorni. Il filo conduttore del lavoro di ricerca e di sintesi è quello di raccontare con finalità eminentemente divulgative, l'intera storia delle popolazioni germaniche (nelle diverse forme di aggregazione politico-militare e statuale in cui si sono di tempo in tempo organizzate), al fine di mettere in evidenza le caratteristiche (nelle sue costanti e nelle sue mutevolezze) del problematico, bimillenario rapporto fra queste e le popolazioni dell'Est europeo e asiatico, con particolare riferimento a quelle di etnia slava. Un rapporto connotato da conflittualità ed asprezze come pochi nella storia ma che ha espresso anche momenti di sorprendente, intensa collaborazione se non di vera e propria attrazione. Nella parte finale, l'opera analizza e tratta il ruolo della Germania moderna nell'Unione Europea e nel mondo, delineando quella che probabilmente sarà la sua prospettiva di sviluppo politico-economica. Non solo, si formula altresì un'ipotesi di verosimile evoluzione geopolitica dell'Eurasia, in uno scenario profondamente caratterizzato ed influenzato dalla sempre più stretta ed intensa collaborazione a tutto campo (economica, scientifica, tecnologica, culturale e politica) della nuova Germania riunificata con i Paesi dell'Est e segnatamente con la Russia.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Il nuovo concorso a cattedra. Classe A017 discipline economiche nella scuola secondaria. Manuale per la preparazione alle prove scritte e orali...
Il nuovo concorso a cattedra. Classe A01...

Antonella Delre, Agnese Campione
Il colonnello Chabert
Il colonnello Chabert

Honoré de Balzac
La Bella Napoli
La Bella Napoli

Ugo Mazzotta
Bauhaus. Ediz. illustrata
Bauhaus. Ediz. illustrata

Marco De Michelis, Agnes Kohlmeyer