L'inquietudine nella roccia
Sebastiano è un professore siciliano di Diritto Costituzionale, in pensione da poco. Malgrado i suoi sessant'anni passati, è innamorato della vita, della famiglia e soprattutto della moglie Concetta. Un giorno decide di azzardare un'escursione in una grotta collocata su un promontorio sito oltre la vallata dell'Irminio. Calatosi all'interno, Sebastiano si trova catapultato in un apocalittico e inquietante futuro, in cui gli uomini si sono trasformati in monadi, isolate nella loro irresolubile indifferenza. Inizia così un viaggio allucinato che lo porta a spostarsi in modo schizofrenico sugli assi cartesiani del tempo e dello spazio, dove non è più semplice distinguere la realtà dal sogno.
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