Linus (2015). 6.
"Costruire Linus, giorno per giorno, è bello soprattutto perché ogni collaboratore racconta storie. E non nel senso di scuse per strappare qualche giorno in più alla tagliola delle consegne, ma piuttosto come quella che mi ha raccontato qualche giorno fa Gianluca Costantini: inizia con lui a Istanbul, ai primi di maggio, che ascolta nella notte cantare L'Internazionale in turco. Viene attirato dai simboli dei partiti sui manifesti elettorali (le elezioni si tengono il 7 giugno, quando Linus sarà da poco arrivato nelle edicole), assiste dalla finestra dell'hotel a una sparatoria 'come quelle che si vedono solitamente nelle serie tv', ma vera (la tensione nel Paese è tutt'altro che sopita). E poi scopre Selahattin Demirtas, leader del partito dei curdi. Un'amica turca gli dice di quel candidato: 'Ha un gran senso dell'umorismo. E intelligente. E questo mi solleva'. Lì capisce di volerne sapere di più. Da quel desiderio - da quella storia vissuta, se volete - è nato il pezzo di graphic journalism che vi presentiamo questo mese, da leggere insieme ai (o prima dei) resoconti sulle elezioni turche. Una storia da aggiungere alle tante che abbiamo inseguito in cinquant'anni di vita." (Stefania Rumor)
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