Nel sangue
Pubblicato nel 1887 "Nel sangue" è il quarto e ultimo romanzo di Eugenio Cambaceres. Descrive la paura xenofoba con cui l’élite di Buenos Aires reagisce al fenomeno dell’immigrazione attraverso la storia di Genaro, uno scaltro arrivista, figlio di immigrati italiani che, dopo la morte del padre, decide di utilizzare i soldi dell’eredità per pagarsi gli studi liceali e aumentare il proprio tenore di vita. Nel corso della vicenda, Genaro cerca di non farsi disprezzare per il fatto di essere un immigrato, “inferiore” ai creoli. Raggiunge il successo attraverso la menzogna, l’imbroglio e la truffa. In queste pagine Cambaceres mette in campo la sua idea di determinismo sociale, evidente fin dal titolo. Lascia intendere, per esempio, che Genaro abbia abitudini sgradevoli ereditate dai genitori, originari dell’Italia meridionale, conformandosi così al pensiero in voga in Argentina negli anni Ottanta del XIX, che discriminava i nuovi arrivati solo perché, secondo molti criollos, ignoranti e incapaci di migliorare la società in cui vivevano. Cambaceres ci regala un ritratto del fenomeno migratorio e della mancanza di scrupoli generata dal rifiuto e dall’emarginazione.
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