Il maragià di Firenze
Libro candidato da Giuseppe Conte al Premio Strega 2021Finalista Premio letterario Chianti 2021Il primo maragià che dall'India arriva in viaggio in Europa è poco più di un adolescente, ancora prigioniero dei suoi sogni. La sua stessa vita svanirà come un sogno: di ritorno dall'Inghilterra, dove ha reso omaggio alla regina Vittoria, a Firenze inseguirà un altro sogno - la bellezza - ma qui morirà all'improvviso. Firenze, ancora per poco capitale, saprà vincere diffidenze e pregiudizi accordando al maragià un funerale indù. In un'incredibile notte l'Arno diventerà il Gange e là, nel luogo dove il corpo dello sfortunato giovane fu arso, oggi c'è la statua dell'Indiano: meta che, stagione dopo stagione, richiama l'autore a spremere il senso di una vita e a dare voce alla pietra. Ne viene fuori un singolare viaggio da fermo, un ponte di parole tra Oriente e Occidente. Tra poeti romantici, eccentrici studiosi ed esploratori dell'India, una riflessione su ciò che ci rende uguali e diversi e sulla bellezza della vita nella sua fragilità.Proposto da Giuseppe Conte al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «Dove finisce Firenze, verso le Cascine, c’è un busto di un giovane marajà indiano, con iscrizioni in quattro lingue: italiano, inglese, hindi e punjabi. Ricorda la sua morte in riva all’Arno avvenuta nel 1870 e il suo funerale celebrato nel rito indù, con l’Arno che diventa il Gange. Da questo busto, e da questa morte, prende avvio un libro anomalo che è uno scoppiettio continuo di pensieri, ricordi, citazioni, divagazioni, ricerche, immagini, in bilico tra Firenze e l’India, che segnalo per il suo affrontare il tema del rapporto tra diverse civiltà spirituali, oggi così necessario.»