Garibaldi il corsaro
È il 22 settembre del 1873. Una burrasca notturna fa infrangere sugli scogli dell'isola di Caprera il veliero dell'aristocratico inglese Nicholas Richardson. Il giovane, messosi in salvo, raggiunge una strana costruzione, una sorta di fazenda dipinta interamente di bianco. Sa che qui potrà incontrare un personaggio già entrato nella leggenda, che fin da bambino l'ha sempre affascinato: Giuseppe Garibaldi. Anziano, costretto a muoversi con una carrozzina, l'"Eroe dei due mondi" non ha certo perso il carattere che l'ha accompagnato in tutte le sue imprese. Sollecitato dalla curiosità e dalle domande dell'ospite, Garibaldi si lascia andare a una rievocazione che nulla tralascia e tutto racconta. Una storia che parte dagli uomini principalmente, dal loro sogno di libertà e uguaglianza, dal desiderio disperato di porre fine, in ogni angolo del globo, al dispotismo. Giorni esaltanti e momenti tristi, lutti personali e travagli generali, ogni evento è un tassello di un grande mosaico che spiega, passo dopo passo, i primi decenni del XIX secolo, tra voglia di conservazione e istanze di rinnovamento. E lui, Garibaldi, scappato da Genova nel 1835 per sottrarsi alla morte dopo un'insurrezione fallita, è sempre al centro della narrazione, protagonista assoluto delle battaglie in Sud America, impegnato fino in fondo e al prezzo di mille pericoli a portare il suo ideale anche nei luoghi più sperduti. La sua sete di avventura e giustizia sembra non placarsi mai, neanche dopo l'incontro e il matrimonio con Anita, che anzi diverrà lei stessa guerrigliera e corsara al pari del marito. Un romanzo, il primo di una trilogia incentrata sulla vita di Garibaldi, che ci fa scoprire ancora più a fondo una figura centrale della storia non solo italiana ma mondiale.
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