Il Regnum Italiae (888-962). Il secolo di ferro dopo i carolingi
L'888 è l'anno della morte di Carlo il Grosso, l'ultimo discendente diretto di Carlo Magno. Con lui finisce anche il progetto di un impero transnazionale e si crea un vuoto di potere che diventa terreno fertile per tutti coloro che nutrono ambizioni e velleità. I vecchi territori dell'impero, sconvolti da lotte intestine, vedono fronteggiarsi miriadi di pretendenti. Il Regno d'Italia, cui tradizionalmente era legato il titolo imperiale, subì una sorte fatta di lotte e tensioni sociali che videro protagoniste le grandi aristocrazie militari e terriere, oltre al papato. Per ottant'anni la penisola fu campo di battaglia e luogo di sperimentazione politica, finché nel 962 Ottone I mise tutti a tacere rinnovando con la sua azione lo spirito dell'impero. In questo "secolo di ferro", avvennero cambiamenti eccezionali, epocali, veri e propri germi di quello che poi fu lo sviluppo dell'Italia pre-comunale. Il volume ripercorre sinteticamente le principali vicende delle lotte politiche del "secolo di ferro" nel Regnum Italie, tra 888 e 962, analizzando protagonisti, vicende e fatti salienti, evidenziando intrecci tra politica, cambiamenti sociali e nascita di nuovi poteri locali.
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