Arte e politica in Italia. Tra fascismo e Repubblica
Arte e politica in Italia. Tra fascismo e Repubblica: Quali sono, se esistono, le continuità sociali e culturali, in Italia, nel passaggio tra fascismo e Repubblica, in un momento dunque di profonde discontinuità politico-istituzionali? E come si collegano tra loro, oppure si disgiungono, il primo e secondo Novecento; gli anni trenta e gli anni cinquanta o sessanta? Quali le «rimozioni» della storiografia postbellica o successiva con cui una nuova generazione di studiosi è oggi chiamata a confrontarsi? In questo suo libro, dedicato ai temi della «liturgia politica» considerati sotto profili specificamente storico-artistici, Michele Dantini si sofferma in modo ampio e dettagliato su alcune figure di artisti, critici, intellettuali che sembrano trovarsi ideologicamente agli antipodi nel corso degli anni venti e trenta: Edoardo Persico, ad esempio, la cui attività è ricostruita non solo con riferimento all'arte e all'architettura, ma anche in relazione alla cultura giuridica, storica e religiosa; o Giuseppe Bottai, delle cui politiche a favore dell'arte contemporanea e del patrimonio è proposta un'interpretazione in larga parte inedita.