Il vampiro e la melanconia. Miti, storie, immaginazioni
Il vampiro e la melanconia. Miti, storie, immaginazioni: «I vampiri, assumendo connotati diversi, ritornano, prima o poi. Anche i libri sui vampiri - così sperano i loro autori - hanno una qualche possibilità di ritornare, di non morire». Così Vito Teti introduce il ritorno di questo libro in un'edizione completamente rivisitata, a chiudere idealmente quel «trittico della melanconia» che comprende "Il senso dei luoghi" e "Quel che resta". Ma ogni ritorno è anche una novità, e così è per questo saggio, che si arricchisce di un ampio capitolo e di un ricco apparato iconografico che segue l'immaginario del revenant nelle sue rappresentazioni antiche e declinazioni contemporanee. La figura del vampiro offre elementi di riflessione per approfondire il passaggio del mondo occidentale alla modernità. Se, nelle società tradizionali, il vampiro folklorico non può essere separato dalla paura del ritorno, perturbante e pericoloso, dei defunti, proprio l'Occidente colto e illuminato settecentesco è l'ambito in cui è possibile cogliere l'origine del complesso fenomeno storico del «ritorno» dei vampiri. Nel momento in cui melanconia e rovine si apprestano a raccontare i contrasti del lento affermarsi del moderno.