La mia Italia. La Republica, la sinistra, la bellezza della politica
Questo libro è il racconto di una lunga vita di militanza nel PCI e nella Sinistra italiana. Una storia che comincia con gli attentati e la feroce lotta armata nella Roma occupata dai nazisti e che attraversa tutte le vicende della storia repubblicana: dalle esperienze di lotta a fianco del bracciantato pugliese negli anni del dopoguerra agli appassionati interventi ai congressi e ai comitati centrali del PCI; dalla direzione dell'"Unità" al lavoro fianco a fianco con Enrico Berlinguer nella segreteria del partito; dalla riflessione sulla catastrofe del comunismo alla fondazione del Partito Democratico. Ma il libro di Alfredo Reichlin non è solo questo. E un'intensa riflessione sulla politica, la "grande politica" di cui si sono perse le tracce. E un ragionare sulla forza della soggettività quando essa diventa consapevolezza, e quindi sul compito che spetta a ciascuno di noi per la difesa del bene comune. Una mobilitazione delle coscienze non in nome di una trascendenza ma di un impegno morale, nel suo significato più laico. E un libro che cerca di dire alle nuove generazioni qualcosa che non è una predica. Reichlin non nasconde affatto gli errori, le tragedie, i fallimenti della vecchia generazione.
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