Convertirsi alla guerra. Liquidazioni, mobilitazioni e abiure nell'Italia tra il 1914 e il 1918

Convertirsi alla guerra. Liquidazioni, mobilitazioni e abiure nell'Italia tra il 1914 e il 1918

Tra il giugno 1914 e il maggio 1915 l'Italia operò un clamoroso ribaltamento delle sue alleanze internazionali, che condusse alla decisione di dichiarare guerra all'Austria e alla Germania. Si trattò di una riconversione non solo militare, ma anche politica, culturale e ideale, fatta di abdicazioni, di trasfigurazioni, di palinodie e di abiure d'ogni sorta. La trasfigurazione dall'Italia triplicista alleata di Francesco Giuseppe a quella irredentista protesa alla liberazione di Trento e Trieste comportò la conversione dell'immagine della Germania da modello ad antimodello; l'eclissi dell'internazionalismo socialista e il conseguente passaggio al nazionalismo di settori importanti dell'opinione di sinistra, repubblicana, mazziniana; la trasformazione dei cattolici da intransigenti nemici dello Stato a clerico-patrioti; il completo riassetto degli equilibri interni alla classe dirigente liberale. In quella concitata transizione, si consumava il passaggio storico dalla società dei notabili alla società di massa. Così, i dieci mesi di maturazione dell'entrata in guerra trascorsero all'insegna di un clamoroso dualismo.

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  • Titolo: Convertirsi alla guerra. Liquidazioni, mobilitazioni e abiure nell'Italia tra il 1914 e il 1918
  • Autore: Mario Isnenghi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Donzelli
  • Collana: SAGGINE
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Pagine: 281
  • Formato:
  • ISBN: 9788868432232
  • Storia - Storia

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