Diario di un naufragio. Italia 2003-2013
Il presente come storia. La forma è quella di un diario che ripercorre anno dopo anno la trama del nostro passato più recente sul filo di una originalissima "memoria individuale", intessuta di raffronti tra i giudizi del momento e le valutazioni che l'autore ne può dare oggi. Una parabola impressionante: dall'apparente consolidarsi della seconda Repubblica al suo rovinoso crollo. Sullo sfondo, crisi e bufere globali, dal dramma di Nassiriya al "pericolo greco", dagli attentati di Londra e Madrid a una crisi economica internazionale che disvela gli inganni del neoliberismo. Sino al nodo dell'Europa, e all'"angoscia da spread". Un interrogarsi sul lungo permanere della stagione berlusconiana. Su tutte, una domanda. Perché questi processi hanno trovato così deboli anticorpi? Perché la stagione berlusconiana ha potuto protrarsi così a lungo? Il libro diventa una riflessione impietosa sull'inadeguatezza della sinistra italiana, sulla sua incapacità di progettare il futuro e di modificare radicalmente il proprio modo di essere restituendo ai cittadini la fiducia nella democrazia: una fiducia gravemente erosa da una "partitocrazia senza partiti" sempre più priva di etica, e spesso di decenza. Se una nuova partenza è possibile, può avvenire solo da qui.