Trattato di funambolismo
Nato in Francia, Philippe Petit ha scoperto la magia e la prestidigitazione quando era ancora un bambino e ha mosso i primi passi sul filo a sedici anni. Autodidatta, si è fatto espellere da cinque scuole. Ha imparato a cavalcare, a tirare di scherma, ad arrampicarsi, a disegnare; si intende anche di falegnameria (ha costruito, tutto da solo, un granaio sulle Catskill Mountains utilizzando la tecnica e gli attrezzi dei carpentieri del Diciottesimo secolo) e ha studiato persino l'arte della tauromachia. E sui marciapiedi di Parigi che è diventato un artista di strada, dando vita a quel personaggio folle, brillante e silenzioso con cui ancora oggi intrattiene il suo pubblico. Da oltre trent'anni ormai vive a New York ed è Artist-in-Residence presso la cattedrale di Saint John the Divine, la più grande chiesa gotica del mondo. La sua decennale attività di funambolo conta oltre ottanta esibizioni in tutto il mondo, tra cui la più celebre è quella tra le torri gemelle del World Trade Center nel 1974. Da questo evento straordinario sono nati un libro, "Toccare le nuvole" (Ponte alle Grazie 2003; riproposto nel 2015 con il titolo The Walk), un documentario vincitore del Premio Oscar (Man on Wire, 2008, per la regia di James Marsh) e il film di Robert Zemeckis, "The Walk", uscito nel 2015.
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