Troppo… ma non abbastanza. Dai cromosomi al libero arbitrio: guardare la realtà con occhi diversi
Si giunge alla conclusione che esiste una realtà in itinere nella quale operano svariati meccanismi automatici. Noi siamo uno di quei meccanismi. La realtà non è modificabile nel suo flusso ma una funzione, comune per altro a tutti gli animali, ci consente di assistere a tale flusso senza poterlo modificare .Nessun animale (noi uomini compresi) è in grado di porsi in quella posizione così particolare, cioè nessuno è in grado di percepire quello stato mentale: il brevissimo tempo che trascorre fra tutto ciò che è esterno ai nostri sensi, compresa l’attività neuronale, e il prendere atto della sua esistenza o, in altri termini, la sua consapevolizzazione/coscienza, simula la contemporaneità fra i due momenti per cui ci illudiamo di agire, di pensare, di amare come se fossimo protagonisti. In realtà ci stiamo guardando agire, pensare, amare.