L'ombra tenera dell'assassino
La voce narrante, in questo romanzo di Vittorio Orsenigo, si riproduce senza freni e scrupoli nei suoi personaggi così come i luoghi del racconto sono erratici a causa dei poteri dannati di ogni voce. Ma attenti! il condizionale regna sovrano. Shimek "sarebbe" nato in Israele, dove, poco più che bambino, "avrebbe" incontrato Buzi, il suo primo, unico, precocissimo amore. Fra loro e con loro la meravigliosa storia d'amore raccontata nel Cantico dei Cantici. Ed ecco l'ombra tenera dell'assassino trionfare nella sua Manhattan, lavorare spietata ai margini nerissimi e atroci della società, servendola, ubbidendo agli ordini silenziosi impartiti dalle labbra mute del suo "datore di lavoro" per trarne sostanziosa linfa vitale: danaro facile, belle donne, abitazioni sontuose, vetture di lusso. L'esito estremo di questo trionfo nella breve lettera che il protagonista scriverà dal carcere.
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