Enti inutili. La rapina agli italiani di cui si parla e si sa troppo poco
Sono migliaia gli enti, le aziende di Stato e le società a controllo o partecipazione pubblica. Si tratta di un groviglio di cui non esiste un elenco attendibile e aggiornato. Certamente a questa marea di strutture sono connesse moltissime poltrone spesso retribuite con stipendi addirittura superiori a quello del presidente degli Stati Uniti d'America. Questi incarichi, durante la Prima Repubblica, erano lottizzati dai partiti e dalle loro correnti secondo il cosiddetto Manuale Cencelli. L'occupazione di ogni carica serviva a drenare soldi sotto forma di tangenti destinate in parte alle casse delle forze politiche e in parte agli stessi "ladri" protagonisti dell'inchiesta Mani pulite. Con la Seconda Repubblica le cose sono peggiorate. Le tangenti rimangono e finiscono tutte intere nelle tasche dei nuovi corrotti. Appare una nuova e famelica classe di privilegiati: l'alta dirigenza pubblica. Antonio Parisi dipana nei dettagli la genesi di un sistema malato, e fornisce un elenco pazientemente ricostruito degli enti - per fortuna non tutti inutili, anzi molti preziosi e insostituibili - purtroppo farcito da innumerevoli strutture inutili e costose, come i centri regionali e nazionali di studi africani, risalenti a quando avevamo le colonie, e quelli che costano centinaia di migliaia di euro per "studiare" improbabili fenomeni sociali e naturali.
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