Mo l'arringu
"Da tantissimi anni osservo il 'Balilla' di Piazza Crispi a Cosenza. Tiene una palla di pietra in mano con cenno minaccioso di lanciarla. Ci andavo spesso quando ero ragazzetto per vedere il fotografo Ernesto Restivo che faceva le foto soprattutto ai bambini attorno alla vasca del monumento che aveva anche i pesciolini e il mio sguardo si posava sul 'Balilla' e sul lancio della palla di pietra che pareva fosse prossimo. Anche da giovanotto ci tornavo, ma di sera non mi soffermavo a guardarlo poiché c'erano le 'lucciole che brillavano nelle tenebre' e mi distraevano. Un giorno mio padre era ricoverato nella Clinica che si trova in quella Piazza e gli diedero una stanza con la finestra che si affacciava sulla piazza del 'Balilla'. Gli feci cambiare stanza di degenza perché sembrava che da un momento all'altro lanciasse la sua palla proprio verso quella finestra. Adesso ci passo ancora e gli chiedo: 'Ma quannu l'arringhi 'a petra?'.L'altro giorno mi ha risposto: 'Mo l'arringu'.Ed è nato Mo l'arringu, altro taluorno per voi amici amanti del dialetto. Non manchi nelle vostre librerie e davanti 'u fucùni."
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