Il telefono non squilla più
Nessuno squillo, nessuna chiamata. Dimenticato? L'autore, dipinto di elegante malinconia, ci riunisce d'urgenza. Intende verificare e confermare quella comunicazione mutata nella frequenza. Allora scrive... scrive di tramonto, di ricordi, di una quiete tipica in vista di una senilità imminente. Si sente prossimo alla "pensione" degli umori e delle emozioni, quel tempo residuo in cui la vita riserva solo cose "leggere" da fare in un tempo noioso. Ma la sua provocazione fa centro: i lettori sono pronti alla risposta. Perché..., ascoltando ancora i racconti di stagioni, di santi e compleanni, avrebbero proprio voglia di chiamare a quel telefono per conversare con l'uomo che riesce a parlarci dell'uomo, con la sua garbata ironia ed il suo illustrare amorevole e documentato.