La vita consapevole. La mindfulness dopo la mindfulness
Viviamo in mondi di vita esposti a intensi e imprevedibili cambiamenti. “Essere umani” si pone sempre più come il perno di trasformazioni che richiedono capacità di visione e consapevolezza. La mindfulness può essere per ognuno un riferimento essenziale, che tuttavia richiede scelte ponderate. Negli ultimi vent’anni si sono affermate pratiche di mindfulness ispirate alle neuroscienze e orientate alla riduzione dello stress in senso quasi-terapeutico e, allo stesso tempo, sono emerse prospettive innovative nell’ambito sia di tradizioni antiche, sia di insegnamenti attenti alla dimensione “secolare”. Imperniato sulla dottrina buddhista del “non-sé”, “La vita consapevole” sottolinea la crucialità di aspetti come la sofferenza, l’etica, la “cura”, la mortalità, partendo dall’ipotesi di fondo che, dopo il clamore suscitato da una mindfulness mediatizzata e scientista, sia oggi possibile dare spazio al nostro desiderio di liberazione attraverso pratiche adeguate alla complessità dei mondi di vita e alla profondità degli insegnamenti buddhisti.