Diserzioni
Scomparire. Deliberatamente, con determinazione. Non per fuggire gli altri, ma per non mancare la propria vita. Davide è un architetto affermato che, di fronte al rischio di un fallimento esistenziale, si isola progressivamente da colleghi e familiari; Cesare, libraio di vaste letture, dopo un’accurata preparazione della propria sparizione dedica la sua nuova vita alla cura dei diari di Luigi, uno zio che, andatosene molti anni prima, non aveva più dato notizia di sé. È la sua storia che, pur avendole precedute, finirà con l’apparire come l’approdo delle altre due, in un intreccio che ruota attorno a un’ininterrotta domanda sul senso dell’esistenza, sulle motivazioni e gli scopi dello scrivere, sul rapporto con i propri simili e con gli altri esseri viventi.