1944. Diario dell'anno che divise l'Italia
C'era un italiano con i boia nazisti alle Fosse Ardeatine? Chi era davvero il "tenente Roberto Marini" amico di Kappler? Chi furono i responsabili della strage di Genova, dove una terrificante esplosione distrusse la galleria Passo Nuovo che ospitava una guarnigione tedesca, uccidendo più di duemila civili italiani che si erano rifugiati al suo interno? E a cosa serviva il radio che scappando da Roma i tedeschi avevano sequestrato all'Istituto superiore di sanità? Alla bomba atomica di Hitler a cui aveva accennato Mussolini? Mentre nel Sud liberato il governo Bonomi spara sulla folla affamata, a Zara decine di italiani vengono catturati e uccisi dai partigiani croati che li gettano con un sasso al collo nelle foibe del mare. Sono solo alcune delle vicende raccontate in questo libro da Marco Gasparini e Claudio Razeto che attraverso una ricca documentazione e attingendo a fonti inedite - portano alla luce fatti e avvenimenti spesso ignorati dalla storiografia ufficiale. Il 1944 fu l'anno terribile in cui la guerra divise fisicamente in due l'Italia. Al Sud gli Alleati, il Regno dei Savoia e di Badoglio e dei redivivi partiti politici, al Centro e al Nord le armate di Kesselring, la Repubblica sociale di Mussolini, la X Mas ma anche i partigiani e tanti italiani costretti a vivere tra bombardamenti, rappresaglie, deportazione, fame. La cronaca giorno per giorno di un conflitto feroce e di una Nazione spezzata.
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